INCERTUM
Il buio, i cunicoli, la terra scura pare una notte senza stelle.
David Scognamiglio, si addentra nelle gole della miniera per portare un unico filo di luce, Incertum.
La terra trema, la terra frana, “e la notte era sì buia e sì oscura che egli non poteva discernere ove s’andava”, così traiettorie di luce conducono gli occhi verso le viscere oscure, si animano di una intensità che riempie la galleria.
Tracciate nello spazio secondo un disegno geometrico di linee rette e spezzate, incerte, come l’oscurità che le accompagna, ma determinate come la scelta e la volontà di proseguire.
Una luce che rappresente l’energia pulsante della vita di che quelle gallerie le ha esplorate.
Ylenia Rose Testore, curatrice della mostra Corpus Mine.
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